Aveva appena nevicato nelle alture del trevigiano, erano i primi di novembre, e allora mi son detto, dobbiamo andare a vedere la neve per primi quest’anno, ho preso con me la macchina fotografica e la morosa, e siamo andati a vedere.
Così ci siamo diretti verso il Monte Grappa che dona sempre molte soddisfazioni, in più è a meno di un’ora di macchina, è un luogo denso di storia, seppur di guerra e di sofferenza, ed è ricco di sentieri.
La mia intenzione era di passeggiare lungo antiche trincee e poi dirigerci in cima, ma avevano chiuso le strade per la neve e allora abbiamo preso qualche semplice sentiero lì attorno a Cima Grappa.
Dopo aver molto camminato per ripide salite e bianche discese, siamo arrivati ad un punto di osservazione inaccessibile e proibito che sorge dietro le caserme ormai abbandonate, e al quale si accede solo per mezzo di buchi praticati da chissàcchi nella recinzione e dal quale si gode di un’ottima vista panoramica delle montagne attorno.
Che chissà perché lo tengono nascosto questo luogo che offre questa panoramica che sarebbe bello per tutti da vedere.
Fortuna ha voluto che fossimo lì proprio nell’ora del tramonto: guardando a sinistra il sole tramontava inondando tutto di riflessi gialli, mentre a destra la luna e la notte cominciavano a estendere il loro dominio tra i colori indaco e violetto. Incredibile.
Poi la neve scomparve, e ad oggi, che è Gennaio, deve ancora tornare.
Foto scattate con la mia Pentax ed editate con Aperture 3.5.
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