29 giugno – E così anche questo giro della Croazia giunge al termine. Per l’ultima tappa del nostro tour da Mostar ci spostiamo verso il confine con l’Europa, lo valichiamo e risalendo verso Nord, in due orette agevoli di macchina, arriviamo a Krka.
A Krka, non abbiamo particolari obiettivi, se non quelli di visitare l’omonimo parco durante il giorno, e di mangiare del buon pesce alla sera, e, con estrema abilità, riusciamo a centrarli entrambi.
Il nostro alloggio è immerso in una bucolica radura tra i campi di lavanda, dove una gentilissima signora ci accoglie donandoci alcuni cadeau gastronomici di sua preparazione, come miele e grappine di ciliegie, il tutto molto apprezzato. Dopo aver passato una notte ristoratrice, partiamo il mattino seguente e raggiungiamo il famoso parco.
Percorriamo a piedi qualche chilometro lungo un sentiero carrabile che costeggia il fiume Krka e arriviamo nel cuore del parco: qui domina l’ultima delle 7 cascate che il suddetto fiume crea durante il suo percorso, uno spettacolo per gli occhi, e refrigerio per il corpo di impavidi che fanno il bagno nell’acqua del fiume a temperature proibitive.
Memore dell’esperienza fotografica dei giorni precedenti, ho con me anche il filtro ND 1000 da apporre davanti all’obbiettivo della mia Olympus e riesco, così, ad ottenere anche una bella lunga esposizione della cascata.
Scopriamo poi, dietro la cascata, dove il fiume si snoda tra impetuosi gorghi e mulinelli, un mulino, che sembrava messo lì a posta per essere fotografato.
Giunge la sera e torniamo indietro; ci attende un traghetto che, solcando il fiume, ci riporta a destinazione, regalandoci un bel momento suggestivo tra la natura da un insolito punto di vista.
Giunti al porto dove termina la sua corsa la simpatica imbarcazione, scendiamo e ci avventuriamo per le vie di questo ridente paesino alla ricerca di un ristorantino, per concludere degnamente questo viaggio in terra croata.
June 29 – And so this tour of Croatia also comes to an end. For the last leg of our tour from Mostar, we move to the European border, cross it and drive up north in two easy hours to Krka.
In Krka, we have no particular goals except to visit the park of the same name during the day, and to eat good fish in the evening, and, with extreme skill, we manage to hit both.
Our lodging is nestled in a bucolic clearing among lavender fields, where a very kind lady welcomes us by giving us some gastronomic gifts of her own making, such as honey and clusters of cherries, all very much appreciated. After spending a restful night, we leave the next morning and reach the famous park.
We walk a few kilometers along a driveway path that runs along the Krka River and arrive in the heart of the park: here dominates the last of the 7 waterfalls that the said river creates during its course, a spectacle for the eyes, and refreshment for the bodies of fearless people bathing in the river water at prohibitive temperatures.
Mindful of the photographic experience of the previous days, I also have with me the ND 1000 filter to affix in front of the lens of my Olympus and manage, thus, to get a nice long exposure of the waterfall as well.We then discover, behind the waterfall, where the river winds through rushing eddies and eddies, a mill, which seemed to have been put there for the purpose of being photographed.
Evening comes and we turn back; a ferry is waiting for us that, plying the river, takes us back to our destination, giving us a beautiful evocative moment among nature from an unusual vantage point.
Arriving at the port where the friendly boat ends its run, we disembark and venture through the streets of this charming little village in search of a little restaurant, to bring this trip to a fitting end on Croatian soil.
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